Il nostro team vi augura Buona Pasqua!
Tra i simboli tradizionali di questa festività non mancano mai le Uova Pasquali o, per dirla in inglese, Easter Eggs: un termine che sorprendentemente appartiene anche all’informatica.
Ma cos’è un Easter Egg e dove si possono scovare i più celebri del web?
Ecco la mini guida da leggere durante la pausa pasquale. Ne approfittiamo per riposarci lunedì 10 aprile.
Cos’è un Easter Egg?
Un “uovo di Pasqua virtuale” è un messaggio nascosto intenzionale, assolutamente non malevolo e solitamente interessante e scherzoso, che si può attivare con una serie di comandi specifici all’interno di una pagina web, un videogioco, un programma per computer, un film, un libro o un cruciverba, secondo la definizione data da Wikipedia.
Il primo Easter egg informatico di cui si ha notizia venne nascosto nel videogioco della Atari Adventure, nel 1979: si trattava di un piccolo messaggio in cui compariva la sigla WR, iniziali di Warren Robinett, creatore del videogame.
Tra i maggiori “fabbricanti” di Easter Eggs spicca l’attività ironica ed intelligente di Google: non è raro imbattersi nelle sue uova di Pasqua permanenti, alle quali si affiancano frequentemente delle funzioni speciali che Google attiva temporaneamente per celebrare un’occasione particolare o un evento degno di nota. Queste funzioni sono più frequentemente disponibili per le ricerche in lingua inglese che in altre lingue.
Alcuni simpatici esempi di Easter Egg di Google
- Digita la parola anagramma nella barra di ricerca di Google e goditi il suggerimento di ricerca sottostante.
- Cerca do a barrel roll: un barrel roll è una manovra dell’aeroplano in cui il pilota esegue una rotazione di 360 gradi continuando a volare in avanti a un’altitudine costante.
Google ha eseguito la manovra con la pagina, “girando” la pagina dei risultati di 360 gradi. - Digita askew , che significa “storto” in inglese, e non preoccuparti per l’aspetto della pagina, è tutta colpa dei programmatori di Google
- Cerca la parola ricorsione in inglese: questo termine, in ambito informatico, richiama un metodo di definizione in cui la funzione definita viene applicata all’interno della propria definizione.
Ecco perchè Google subito dopo chiede: “Volevi dire: ricorsione?”
Scovare Easter egg nel codice dei siti web
Una fonte inaspettata di sorprese nascoste nei prodotti digitali sono i siti web: nel codice HTML, il linguaggio alla base della creazione dei contenuti delle pagine web, si possono inserire dei commenti, ovvero porzioni di codice che non danno vita ad alcun elemento testuale o grafico visibile nella pagina, generalmente utilizzati dal programmatore per descrivere una funzionalità o per annotare dettagli utili agli step successivi come la manutenzione, ad esempio indicando la data ha apportato una modifica al codice.
Quando si ispeziona il codice sorgente di una pagina web (funzione disponibile sul browser cliccando su tasto dx e “visualizza sorgente pagina”), i commenti HTML sono visualizzati in verde.
Tra i casi più celebri nascosti nel codice delle pagine vi sono:
– un Drago stilizzato nell’homepage di MOZILLA
– una paperella che miagola nell’homepage di AMAZON
Impaziente di scoprire altre Easter Eggs nel web?
Facci sapere se conosci altri Easter Eggs o se ne trovi qualcun altro in questi giorni: mandaci un’email a [email protected]
PS: prova a ispezionare questa pagina!
