Formazione in ambito digitale ed ecologico nel 2023: arriva il Fondo Nuove Competenze

Nuovi fondi per la formazione digitale ed ecologica

La società sta attraversando due grandi rivoluzioni connesse tra loro: la transizione digitale e la transizione ecologica che hanno un notevole impatto in particolare sulla formazione e sul mondo del lavoro. I cambiamenti portati da queste due transizioni nel mondo del lavoro coinvolgono tutti i settori e tutte le aziende e rappresentano una sfida importante soprattutto per le PMI italiane sprovviste di professionisti competenti in questi ambiti.

In Italia lo skill mismatch è notevole: l’offerta di competenze sul mercato non corrisponde alla domanda. Infatti il bisogno di laureati STEM (laureati in discipline scientifico-tecnologiche) è notevole, ma le aziende denunciano la difficoltà di trovare questi profili: 4 profili su 10 (circa 240mila laureati) infatti non risultano idonei. Nel 2021 la Commissione Europea ha stimato che solo il 3,5% degli studenti universitari frequentava un corso di laurea in ITC (Information and Communication Technology) nonostante la richiesta sia altissima, il mismatch su alcune figure come ingegneri elettrotecnici raggiunge soglie intorno al 70%. Anche gli Istituti Tecnici Superiori, a luglio di quest’anno, sono stati oggetto di una riforma sul piano formativo proprio per potenziare gli ambiti digital e green e diplomare figure professionali specializzate in grado di rispondere alle esigenze delle aziende.

In attesa di figure professionali più preparate, per sanare il divario di competenze si è reso necessario un affiancamento tra governo e imprese per la formazione aziendale, sia per i neoassunti sia per i collaboratori già presenti. Il FONDO NUOVE COMPETENZE è stato pensato proprio per questo: per stimolare le aziende a formare i propri dipendenti, rimborsa le ore di lavoro destinate alla frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze in ambito digitale ed ecologico.

Le modalità di rimborso sono:

  • retribuzione oraria, al netto degli oneri a carico del lavoratore, per un ammontare pari al 60% del totale;
  • 100% degli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione, inclusivi della quota a carico del lavoratore.

È inoltre possibile accumulare queste agevolazioni con quelle previste dai Fondi Interprofessionali e formare così i propri lavoratori in modo del tutto gratuito. Le aree di formazione per le quali le aziende possono richiedere il contributo, purché legate agli ambiti di transazione ecologica e digitale, possono essere:

  • produzione di beni e servizi: manutenzione predittiva, raccolta dati per pianificazione magazzino, produzione multimediale;
  • commercializzazione di beni e servizi: e-commerce / web marketing;
  • efficientamento energetico e uso di fonti rinnovabili;
  • economia circolare e riduzione dell’impatto ambientale;
  • promozione della sensibilità ecologica, azioni di valorizzazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

Possono fare richiesta tutte le aziende che hanno sottoscritto, entro il 31/12/22, delle specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro, finalizzate a percorsi formativi dei lavoratori da realizzarsi anche nel 2023. I termini per la presentazione delle domande in via telematica vanno dal 13 dicembre 2022 al 28 febbraio 2023.

È dimostrato che la formazione delle risorse umane aumenti il senso di coinvolgimento e di appartenenza che influiscono positivamente sia sulla soddisfazione personale dei singoli, sia in un aumento della produttività dell’azienda. Per la formazione delle risorse umane della tua azienda e per accedere al Fondo Nuove Competenze affidati a ProJEcta, i nostri esperti sono a tua disposizione per fornirti tutta la consulenza necessaria.